martedì 10 febbraio 2009
Disabilità
La disabilità, un concetto in cambiamento
La classificazione ICDH
menomazione intesa come perdita a carico di funzioni fisiche o psichiche, e rappresenta l'estensione di uno stato patologico. Se tale disfunzione è congenita si parla di minorazione;
disabilità, ovvero qualsiasi limitazione della capacità di agire, naturale conseguenza ad uno stato di minorazione/menomazione;
handicap, svantaggio vissuto da una persona a seguito di disabilità o minorazione/menomazione.
Questo significa che mentre la disabilità viene intesa come lo svantaggio che la persona presenta a livello personale, l'handicap rappresenta lo svantaggio sociale della persona con disabilità. L'ICDH prevede la sequenza: Menomazione--->Disabilità--->Handicap, che, tuttavia, non è autonatica, in quanto l’handicap può essere diretta conseguenza di una menomazione, senza la mediazione dello stato di disabilità.Lo schema è il seguente:
Menomazione:
Intellettive
Psicologiche
Linguistiche
Auricolari
Oculari
Viscerali
Scheletriche
Deturpanti
Sensoriali e altro
Disabilità:
Disabilità comportamentale
Comunicativa
Nella cura personale
Disabilità locomotoria
Assetto corporeo
Destrezza
Circostanziale
In attitudini particolari
Altre limitazioni
Handicap:
Orientamento
Indipendenza fisica
Mobilità
Occupazionale
Integrazione sociale
Autosufficienza economica
Altri tipi di handicap
Il nuovo standard ICF
Tale classificazione negli anni ha mostrato una serie di limitazioni.
Non considera che la disabilità è un concetto dinamico, in quanto può anche essere solo temporanea.
È difficile stabilire un livello oltre il quale una persona può considerarsi disabile.
La sequenza può essere interrotta, nel senso che una persona può essere menomata senza essere disabile.
Nell'ICIDH si considerano solo le i fattori patologici, mentre un ruolo determinante nella limitazione o facilitazione dell'autonomia del soggetto è giocato da quelli ambientali.
Negli anni 90, l'OMS ha commissionato ad un gruppo di esperti di riformulare la classificazione tenendo conto di questi concetti. La nuova classificazione, detta ICF (International Classification of Functioning) o Classificazione dello stato di salute, definisce lo stato di salute delle persone piuttosto che le limitazioni, dichiarando che l'individuo "sano" si identifica come "individuo in stato di benessere psicofisico" ribaltando, di fatto la concezione di stato di salute. Introduce inoltre una classificazione dei fattori ambientali.
Il concetto di disabilità cambia e secondo la nuova classificazione (approvata da quasi tutte le nazioni afferenti all'ONU) e diventa un termine ombrello che identifica le difficoltà di funzionamento della persona sia a livello personale che nella partecipazione sociale. In questa classificazione i fattori biomedici e patologici non sono gli unici presi in cosiderazione, ma si considera anche l'interazione sociale: l'approccio, così, diventa multiprospettico: biologico, personale, sociale. La stessa terminologia usata è indice di questo cambiamento di prospettiva, in quanto ai termini di menomazione, disabilità ed handicap (che attestavano un approccio essenzialmente medicalista) si sostituiscono i termini di Strutture Corporee, Attività e Partecipazione. Di fatto lo standard diventa più complesso, in quanto si considerano anche i fattori sociali, e non più solo quelli organici.
Funzioni corporee:
Funzioni mentali
Funzioni sensoriali e dolore
Funzioni della voce e dell'eloquio
Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico, respiratorio
Funzioni dell'apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino
Funzioni riproduttive e genitourinarie
Funzioni neuro - muscolo - scheletriche correlate al movimento
Funzioni cutanee e delle strutture correlate
Strutture corporee:
Sistema nervoso
Visione e udito
Comunicazione verbale
Sistemi cardiovascolare e immunologico, apparato respiratorio
Apparato digerente e sistemi metabolico ed endocrino
Sistemi genitourinario e riproduttivo
Movimento
Cute e strutture correlate
Fattori anbientali:
Prodotti e tecnologia
Ambiente naturale e cambiamenti effettuati dall'uomo
Relazione e sostegno sociale
Atteggiamenti
Sistemi, servizi e politiche
Attività e partecipazione:
Apprendimento ed applicazione delle conoscenze
Compiti e richieste generali
Comunicazione
Mobilità
Cura della propria persona
Vita domestica
Interazione e relazioni personali
Aree di vita principali
Vita sociale, civile e di comunità
La nuova classificazione è subentrata all'ICDH il 21 maggio 2001 quale nuovo standard di classificazione dello stato di malattia e di salute
Differenze tra le due prospettive
Parte 1: Funzionamento e disabilità, comprendente i fattori organici;
Strutture corporee (organi e strutture anatomiche in genere)
Funzioni corporee (le funzioni fisiologiche espletate da tali strutture)
Parte 2: Fattori contestuali;
Fattori ambientali (ovvero dell'ambiente fisico - sociale)
Fattori personali, consistenti nella capacità d'interazione con l'ambiente fisico - sociale.
Ogni fattore interagisce con gli altri, ed i fattori ambientali e personali non sono meno importanti dei fattori organici. Lo schema generale è: funzioni e strutture corporee <--> Attività <--> Partecipazione.In sostanza l'ICDH valutava i fattori di disabilità iniziando dalla menomazione, mentre l'ICF valuta le abilità residue dell'individuo (tale ottica è evidente sin dal nome dello standard, ovvero "classificazione internazionale delle funzionalità").